CAR T – NUOVA FRONTIERA – IL LABORATORIO STEFANO VERRI STA PRODUCENDO UN INNOVATIVO FARMACO CELLULARE PER TERAPIE AVANZATE

Uno studio del Centro di Ricerca Tettamanti di Monza: CARCIK-CD19

Nel 2018 e in questi ultimi mesi si è letto molto sui giornali delle nuove cure sperimentali con cellule CAR T. Si tratta di nuovi farmaci “immunosoppressori” che utilizzano cellule “ingegnerizzate” cioè modificate geneticamente in laboratorio. Sono globuli bianchi identificati come linfociti T.

Si stanno studiando in tutto il mondo e sono, in alcuni casi, in sperimentazione sull’uomo in ospedale.

I media hanno dato notizia delle prime sperimentazioni cliniche, sull’uomo, con molta enfasi, presentandole come risolutive per molte difficili situazioni. Questo è assolutamente vero: c’è molto ottimismo in tutta la Comunità Scientifica Internazionale ma ci vuole ancora tempo e ancora tanto studio prima che diventino disponibili per tutti.

A Monza, nel Centro di Ricerca Matilde Tettamanti, il Gruppo di ricercatori che noi sosteniamo, sta studiando questi farmaci da molti anni.

Sul precedente  numero di questo giornale (XXXIII Mazzarditi-giugno 2018) avevamo scritto dell’autorizzazione ricevuta avuta da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per avviare la nostra sperimentazione sull’uomo.

Il Gruppo di Monza è uno dei più accreditati nel mondo. Lo dimostra l’autorizzazione ricevuta per sperimentare, in clinica, un proprio CAR T denominato CARCIK CD19, prodotto dal Laboratorio di Terapia Cellulare e Genica Stefano Verri.

É un CAR diverso dai due prodotti (unici al mondo) da multinazionali del farmaco: la svizzera Novartis e l’americana Gilead.

Il Centro di Ricerca Tettamanti, unico in Europa, ha studiato un CAR che utilizza un metodo non-virale rispetto a quello virale delle due Aziende. Ha caratteristiche diverse. É più semplice da produrre ed ha costi inferiori.

Bene, a distanza  di un anno e mezzo dall’avvio, possiamo dire che la sperimentazione al letto del malato, a Monza per i bambini ed a Bergamo per gli adulti, con CARCIK CD 19 sta procedendo con evidenze favorevoli.

Il n. 23 de “il giornale del Comitato Stefano Verri” del Natale 2018 era stato dedicato completamente a questo argomento. I nuovi farmaci saranno disponibili per tutti i pazienti, solo dopo aver terminato la lunga (anni) sperimentazione clinica e dopo che saranno risolti complessità e tossicità ad alto rischio.

Il giornale riporta una serie di articoli a firma di Medici e Ricercatori che cercano di fare chiarezza su questi nuovi, importanti farmaci per terapie avanzate.

Le aspettative sono molto favorevoli ma bisogna aspettare il completamento di tutte le quattro fasi di sperimentazione clinica. Solo dopo potremo essere sicuri di avere una nuova, efficace cura per tutti i pazienti.

Emilio Verri

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